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giovedì 25 giugno 2015

L'ictus. Domanda di un paziente con emiplegia sinistra sull'irrigidimento dell'arto superiore.

Buonasera,
mi chiamo M., ho 45 anni e 5 mesi fa sono stato colpito da ictus a seguito di una emorragia cerebrale all'emisfero destro. Ho iniziato subito a fare fisioterapia e oggi riesco a fare anche diversi passi con il quadripode. 
Rimane il problema al braccio che non riesco a muovere ancora bene e che tende ad irrigidirsi. Durante la fisioterapia, quando sto sul lettino, pian piano ho imparato a rilassarlo, ma appena mi metto in piedi torna a piegarsi e irrigidirsi al gomito a alla mano. Come mai succede questo?


Salve M.,
il fatto di riuscire a modificare l'aumento del tono, quantomeno da supino, è già un elemento importante ai fini delle previsioni del recupero, perchè sicuramente implica il fatto che riesce a prestarvi attenzione, quindi a percepirlo e magari tramite il confronto con l'arto sano ad elaborare una rappresentazione adeguata per poterlo "rilassare".
Tenga presente che la posizione supina è quella meno complessa per il sistema (se consideriamo l'uomo come sistema funzionale) e quindi non deve stare attento a come organizzare il corpo e lo spazio per mantenere la posizione seduta, la stazione eretta o tanto più a come dover camminare.

mercoledì 19 novembre 2014

Integrazione multisensoriale e patologia. Riflessioni.

Durante il Convegno Internazionale annuale di Riabilitazione Neurocognitiva è stata messa in luce l'importanza della integrazione multisensoriale, ovvero di quella che è una delle modalità attraverso la quale percepiamo e quindi conosciamo il mondo.
Per conoscere il nostro corpo, lo spazio e quindi la relazione del corpo col mondo, il nostro Sistema Nervoso ricorre ad integrare diverse informazioni (la vista, l'udito, la somestesi, il vestibolo...)derivanti dai nostri diversi organi di senso tenendo conto di criteri ben precisi. Raggiungere e manipolare un oggetto, localizzare il nostro telefono che squilla, capire il gusto di un cibo, sono solo alcune delle nostre esperienze multisensoriali. Il nostro movimento è legato alla integrazione (e non alla somma!) di più informazioni.
L'ipotesi avanzata è stata che alla base della patologia e quindi di fenomeni come il dolore, il cosiddetto "ipertono", l'alterata organizzazione spaziale e temporale del gesto, possa esserci una incapacità di integrare diverse informazioni per l'organizzazione dell'azione.

Questo rende necessario pensare ad esercizi che tengano sempre più conto della multisensorialità dell'azione, dell'intenzione e dell'aspetto emozionale. Ecco così che ancora una volta ci troviamo a sottolineare l'importanza della unità mente-corpo e di come solo utilizzando i nostri processi cognitivi sia possibile modificare il corpo, il movimento e di come attraverso il movimento e l'interazione corpo/mondo, sia possibile conoscere e quindi attivare la nostra "mente".
Per approfondimenti consiglio la lettura dei testi:

- Bruno N., Pavani F., Zampini M. (2010) La percezione multisensoriale. Il Mulino Itinerari
- Micah M. Murray, Mark T. Wallace (2012) The Neural Bases of Multisensory Processes (Frontiers in Neuroscience)


lunedì 13 ottobre 2014

L'ictus: domanda di un paziente con emiplegia destra.

Buonasera,
da un anno e mezzo ho avuto un ictus che mi ha compromesso il lato destro del corpo.
Ho fatto fisioterapia durante la quale mi muovevano passivamente il braccio e la gamba e mi facevano fare esercizi per riattivare i muscoli. Nonostante abbia ripreso a camminare con una stampella, anche se in maniera disordinata e poco sicura, ho ancora difficoltà a usare il braccio. Essendo un insegnante di pianoforte, noto questa difficoltà soprattutto quando provo a portare la mano sui tasti. Oppure quando provo a spegnere l'interruttore della luce o a prendere un bicchiere quando mangio, mi sembra a un certo punto di avere come un blocco al gomito che non mi fa allungare il braccio e sforzo la spalla. A cosa può essere dovuta questa difficoltà? Eppure ho fatto tanta fisioterapia!

sabato 11 ottobre 2014

Convegno Internazionale di Riabilitazione Neurocognitiva

Da giovedì 13 a sabato 15 Novembre si terrà a Santorso (VI) il Convegno Internazionale di Riabilitazione Neurocognitiva, dal titolo: L'interpretazione multisensoriale nel Confronto tra Azioni: Patologie ed Esercizio.
 


Sul sito http://riabilitazioneneurocognitiva.it/ troverete il programma del Convegno e tutte le informazioni organizzative per partecipare.

martedì 30 settembre 2014

Il significato dell'Esercizio in Riabilitazione.

Una delle "ansie" del terapista è proprio quella di individuare gli esercizi più idonei per un paziente e molto spesso si incorre nell'errore di mettere in atto interventi stereotipati per qualsiasi tipo di patologia. Questo deriva anche dalla scarsa considerazione del significato e del ruolo dell'Esercizio.
Esso rappresenta l'elemento terminale di una adeguata pianificazione del trattamento, figlia di una Teoria Riabilitativa di riferimento attraverso la quale interpretare la patologia ed individuare quegli  Strumenti dell'Esercizio che permettano al malato di modificarsi.
L'Esercizio non è la mera ripetizione di movimenti stereotipati, non è il fine dell'intervento riabilitativo, non è espressione di un protocollo riabilitativo uguale per tutte le tipologie di malati.
Deve rappresentare un Problema Conoscitivo per il paziente, ovvero una richiesta (cognitivo/motoria) alla quale al momento non sa "rispondere", ma esaudibile attraverso il frazionamento del corpo. E' proprio di fronte alla novità che il paziente è costretto a riorganizzarsi e quindi ad utilizzare nuove strategie che gli consentono di apprendere.
E' questo il motivo per il quale chi ha visto (o vissuto) una seduta di Riabilitazione Neurocognitiva ha potuto osservare richieste di "riconoscimento" di superfici, pressioni, attriti, spostamenti, relazioni fra parti del corpo ecc...

sabato 6 settembre 2014

Gruppo di lettura su A.R. Lurija presso l'Associazione Culturale Progetto Riabilitazione

Dal 24 settembre, con diversi appuntamenti, inizierà un gruppo di lettura del libro Una memoria prodigiosa. Viaggio tra i misteri del cervello umano di A.R. Lurija.

L'Associazione Culturale Progetto Riabilitazione, da anni promuove a Roma attività formative e momenti di confronto e studio inerenti la Riabilitazione Neurocognitiva.
Attraverso questo gruppo di lettura, si vuole creare uno spazio finalizzato allo scambio di idee e riflessioni riabilitative sui temi che emergeranno dalla lettura del testo.

Per il calendario completo delle date: www.progettoriabilitazione.it (> gruppo di lettura)

Per info contattare Roberta Montecolle:

- rmontecolle@gmail.com 
- 347.0385170




martedì 13 maggio 2014

Interpretazione del dolore e scelte riabilitative in un caso di dolore neuropatico cronico. (tratto dall'intervento al Convegno Internazionale IL NODO SOTTO LA PELLE: DOLORE E RIABILITAZIONE NEUROCOGNITIVA. 08-10 Novembre 2007)


All’interno del percorso di studi inerente il dolore come problema riabilitativo, risulta sempre più necessario analizzare il modo in cui il riabilitatore interpreta il dolore del paziente, arriva ad individuare e raccogliere i dati riabilitativi più significativi, a formulare ipotesi, a fare delle scelte, a pianificare il trattamento ed a strutturare gli esercizi più idonei per la soluzione di tale problematica.

Considerando il dolore come conseguenza di una discoerenza informativa, guidare il paziente a ricreare quella coerenza persa allora, dovrebbe permettere la risoluzione della situazione dolorosa. Ma in che modo il riabilitatore può far in modo che ciò avvenga?

In questo lavoro verrà preso in esame la problematica dolorosa di una paziente, F.M. di 63 anni, con diagnosi di paraparesi da esito di ischemia midollare avvenuta nel 1990. L’intento non è quello di presentare in maniera completa il percorso riabilitativo, ma di porre l’attenzione sul modo in cui il riabilitatore ha interpretato il dolore di cui parlava la paziente e quindi sulle scelte ritenute appropriate per la strutturazione dell’esercizio.

F.M. oltre a riferire della presenza di un disturbo motorio prevalente all’arto inferiore destro e della difficoltà a deambulare anche per brevi tratti, parla di un dolore forte e presente in maniera costante che interessa il bacino e gli arti inferiori, non risolto mediante i precedenti trattamenti riabilitativi eseguiti, né con l’impianto di elettrodi spinali successivamente rimossi, né con il trattamento farmacologico.

giovedì 5 dicembre 2013

OPEN DAY RIABILITATIVO

L’Associazione Culturale Progetto Riabilitazione all’interno dei suoi percorsi formativi propone l’Open Day Riabilitativo, una giornata caratterizzata da esperienze riabilitative interattive aperte agli studenti e ai terapisti, all’interno della quale verranno presentate delle tracce su cosa è e come può essere utilizzata la visione neurocognitiva della Riabilitazione.

L’Open Day avrà una durata di 3 ore e sarà suddiviso in un laboratorio esperienziale con un paziente e in momenti di esperienze di esercizio fra i partecipanti, cercando di correlare i riferimenti teorici con la pratica.

La finalità degli incontri è presentare la riabilitazione come un momento di ricerca e studio per sviluppare e promuovere un atteggiamento critico/costruttivo rispetto le attuali conoscenze del settore.


 



 
La partecipazione agli incontri è gratuita.
 
E'richiesta solamente la comunicazine tempestiva ai seguenti recapiti: