giovedì 25 giugno 2015

L'ictus. Domanda di un paziente con emiplegia sinistra sull'irrigidimento dell'arto superiore.

Buonasera,
mi chiamo M., ho 45 anni e 5 mesi fa sono stato colpito da ictus a seguito di una emorragia cerebrale all'emisfero destro. Ho iniziato subito a fare fisioterapia e oggi riesco a fare anche diversi passi con il quadripode. 
Rimane il problema al braccio che non riesco a muovere ancora bene e che tende ad irrigidirsi. Durante la fisioterapia, quando sto sul lettino, pian piano ho imparato a rilassarlo, ma appena mi metto in piedi torna a piegarsi e irrigidirsi al gomito a alla mano. Come mai succede questo?


Salve M.,
il fatto di riuscire a modificare l'aumento del tono, quantomeno da supino, è già un elemento importante ai fini delle previsioni del recupero, perchè sicuramente implica il fatto che riesce a prestarvi attenzione, quindi a percepirlo e magari tramite il confronto con l'arto sano ad elaborare una rappresentazione adeguata per poterlo "rilassare".
Tenga presente che la posizione supina è quella meno complessa per il sistema (se consideriamo l'uomo come sistema funzionale) e quindi non deve stare attento a come organizzare il corpo e lo spazio per mantenere la posizione seduta, la stazione eretta o tanto più a come dover camminare.