Salve,
sono stata colpita da
un ictus 7 mesi fa e dopo diversi cicli di riabilitazione ho iniziato a camminare con un bastone canadese. Questo mi fa sentire più sicura quando mi muovo. Ma sarà sempre così o potrò ricominciare a camminare
come prima?
La ringrazio.
F.
Le
alterazioni nella capacità di organizzare il movimento conseguentemente ad un
ictus possono comportare un disturbo nella deambulazione. È proprio per tale
motivo che, compatibilmente all’evoluzione del recupero, viene indicato al
paziente l’utilizzo di un ausilio (quadripode, tripode, bastone canadese) per poter camminare.
Il
senso dell’ausilio è sia quello di prevenire le cadute, sia di consentire una
deambulazione corretta. Visto che lei già deambula, credo che abbia già appreso
i pre-requisiti per una corretta deambulazione. Per camminare, infatti, non è
necessario solamente avere dei movimenti all’arto inferiore colpito dall’ictus,
ma sarà importante anche avere un buon controllo del tronco e un corretto
allineamento (da verificare sia in posizione seduta senza appoggio ad uno
schienale che successivamente in stazione eretta), effettuare movimenti indipendenti
del capo rispetto al tronco, del tronco rispetto agli arti inferiori e saper
controllare l’eventuale comparsa di irradiazione agli arti dell'emilato colpito.
Lei
utilizza il bastone canadese come aiuto in quel momento del cammino in cui è la
sua gamba “malata” a poggiare a terra, perché effettivamente ancora non sarà in
grado di organizzare in maniera corretta tale fase del cammino.
Tenendo
presente che il “tornare come prima” dopo un ictus è molto vincolato al grado
di invalidità residuata, per poter fare a meno dell’ausilio dovrà gradualmente
recuperare la capacità di far riferimento a quelle informazioni del corpo (il
peso, la pressione, l’attrito, il senso di posizione…) che le consentano di organizzare
un adeguato trasferimento di carico (distribuzione del peso) dall’arto
inferiore sano a quello malato svincolando, come già sopra accennato, le altre
parti del corpo.
Tutti questi aspetti non
possono prescindere da un intervento riabilitativo che miri al recupero di una
adeguata attivazione, da parte del cervello, dei processi cognitivi e della capacità del corpo di percepire al
fine di organizzare il movimento.
Nessun commento:
Posta un commento