lunedì 29 aprile 2013

Il problema "dell'ipertono" e la tossina botulinica.

Una delle problematiche frequenti nel paziente con lesione del Sistema Nervoso Centrale è un aumento del tono muscolare di base, definito dalla neurologia clinica "ipertono".

Se da un punto di vista neurofisiologico è l'espressione di una alterazione dell'equilibrio fra meccanismi di inibizione e controllo da parte di alcune vie nervose centrali e circuiti nervosi midollari, in una visione sistemica dell'uomo (e quindi della riabilitazione) potremmo definirlo come un tentativo da parte del sistema leso di riorganizzare il "movimento"l'utilizzo da parte del cervello di "idee" in maniera errata.
Capiamo bene come il movimento avrà ovviamente delle caratteristiche ben diverse da quello che dovrebbe essere un movimento "fisiologico" attraverso il quale possiamo entrare in maniera variabile, frammentabile e adattabile, in contatto con gli oggetti (e quindi col mondo).

E' frequente osservare nel paziente neuroleso una "durezza" dei muscoli agli arti superiori o inferiori.
Possiamo osservare come talvolta basti un minimo stiramento del muscolo per far insorgere una contrazione abnorme e non volontaria del muscolo stesso (Reattività Abnorme Allo Stiramento), oppure movimenti ed irrigidimento non volontario di distretti muscolari non interessati dal gesto richiesto o conseguenti ad uno sforzo o persino ad uno sbadiglio (Abnorme Irradiazione).

Spesso la richiesta di movimenti diversi viene effettuata sempre utilizzando gli stessi distretti corporei in maniera non variabile, adattabile al contesto e senza una indipendenza di diverse parti del corpo (Schemi Elementari di Movimento), anche in conseguenza di un Deficit del Reclutamento delle Unità Motorie.
Reattività Abnorme Allo Stiramento, Abnorme Irradiazione, Schemi Elementari di Movimento,
Deficit del Reclutamento delle Unità Motorie, sono gli elementi in cui possiamo suddividere l'ipertono, definiti Elementi dello Specifico Motorio.
A far emergere e/o incrementare una "durezza" degli arti spesso potrebbe proprio essere un intervento riabilitativo sbagliato o comunque, che miri al raggiungimento immediato dell'autonomia a scapito della qualità del recupero.
Per ovviare all'eccessivo aumento di tono, talvolta, il neurologo ricorre alla inoculazione della tossina botulinica, ricercando mediante il suo effetto una paralisi flaccida temporanea (3-6 mesi) del muscolo. La temporaneità farà si che finito l'effetto della tossina, si manifesterà di nuovo l'ipertono!
Ma allora, non sarebbe più opportuno mediante un trattamento riabilitativo adeguato guidare il paziente verso la riorganizzazione di un motorio più "funzionale" all'interazione con il mondo, insegnando al paziente a mettere sotto controllo gli elementi dello Specifico Motorio? Come può una tossina essere considerata riabilitazione? Come può una tossina provocare apprendimento?Considerando il recupero come un processo di apprendimento in condizioni di patologia, determinato dall'attivazione dei processi cognitivi (l'attenzione, la memoria, il linguaggio, la percezione, la rappresentazione del corpo, la consapevolezza...), sarà proprio partendo da questi che potremo determinare una riorganizzazione del cervello del paziente e quindi di un "motorio" attraverso il quale sia possibile conoscere (e quindi interagire) il mondo. Sarà l'attivazione dei processi cognitivi che consentirà di riorganizzare "l'ipertono".

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